Mi chiamo Fabrizio Loffi, ho 55 anni e faccio il giornalista da quasi trenta. Ma prima ho lavorato per tanti anni presso la Biblioteca Statale di Cremona. Ed è lì, tra le antiche carte, i manoscritti e le cinquecentine che è maturata la mia passione per la storia. Una passione che non mi ha mai più abbandonato, anche quando ho dovuto dedicarmi alle più stringenti necessità della cronaca. Mi ha sempre interessato la "piccola" storia, quella che parla di uomini e di necessità normali, che non trova spazio nei testi scolastici, ma che si rifugia nelle pieghe nella storia maggiore, nelle cronache di qualche annalista medievale, nell'aneddotica, nella fantasia e nella memoria di un popolo. Un po' per passione e un po' per mestiere, ho sempre cercato di inserire qualcosa di questo immenso patrimonio popolare anche nell'attualità, cercando di collegare tra di loro vicende lontane, e di trovare nella "piccola" storia passata una giustificazione al nostro, spesso incomprensibile, oggi. Ho raccolto in questi anni tante storie e scoperto incredibili personaggi che non hanno mai trovato lo spazio adeguato sulle pagine di un giornale. Ed allora mi sono detto: vabbè, proviamo. Non teniamoci tutto questo per noi, raccontiamolo anche agli altri. Perchè amino, se già non lo fanno, la loro città. Perchè non dimentichino le loro radici piantate in questo lembo di terra bella, sconosciuta e...misteriosa.
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